Niella Tanaro celebra i 900 anni del suo Castello - Castello di Niella Tanaro

Niella Tanaro celebra i 900 anni del suo Castello
Il Castello di Niella Tanaro, uno dei più antichi e significativi edifici storici del Monregalese, compie 900 anni.
Ripercorriamo brevemente questi nove secoli.
Nel 1142, con l’atto di divisione delle terre del Marchese Bonifacio del Vasto, il “Castrum Nigella” fu assegnato al marchesato di Ceva. Questo documento è fondamentale per comprendere l’inquadramento politico e territoriale del castello nel XII secolo. La posa della prima pietra si fa risalire al 1125 e la fine costruzione nell’anno 1160, in un contesto segnato dall’affermazione del potere feudale e dalla necessità di difendere il territorio e i collegamenti strategici tra le valli. A promuoverne la costruzione furono i Marchesi di Ceva, dinastia nobiliare di origine aleramica, che lo utilizzarono come avamposto difensivo e sede di potere sul territorio nonché come sede dislocata per l’esazione del dazio sulla Via del Sale, strada di collegamento tra Piemonte e Liguria. In paese vi è testimonianza certa anche del transito di fedeli sulle vie di pellegrinaggio, data la fitta disseminazione lungo tali percorsi di edicole, cappelle ed oratori e la presenza in Niella di un Hospitale.
Il dominio dei Marchesi di Ceva continuò fino al 1530 quando Asti lo passò a Catarinetta Spinola ed infine, nel 1532, a Giovanni del Caretto. Successivamente arrivò ai Sauli ed infine ai Conti Coardi di Carpeneto che ne ebbero la proprietà sino al periodo della restaurazione.
Un momento importante della storia del castello avvenne il 30 ottobre 1807, il Piemonte da alcuni anni era territorio francese) quando fu acquistato da Andrea Piovano, mezzadro del Conte Coardi, ma anche fabbro ferraio. Infatti nell’atto notarile a Piovano viene assegnato il mestiere definito “…celui qui fabrique des outils tranchants (“…colui che costruisce strumenti affilati”). Il Conte alienò i suoi beni niellesi (castello, terreni, un mulino a due macine e l’uso del banco nobiliare nella chiesa parrocchiale) per 3500 franchi, intimorito che le confische dei beni ecclesiastici e nobiliari paventate da Napoleone giungessero fin qui. Dopo tre generazioni di Piovano, nel 1937 il Castello giunge alla pronipote Lorenzina maritata con il calzolaio di Niella Matteo Benedetto. Da allora, il castello è rimasto legato alla famiglia Benedetto che ha curato la sua conservazione e ne ha mantenuto viva la memoria storica.
A parlarci diffusamente di questi argomenti saranno due relatori:
Sebastiano Carrara, storico medievalista originario di Garessio, è uno dei più autorevoli studiosi della storia delle Alpi del Sud. Ha pubblicato, tra gli altri, “Feudi e castelli nel Piemonte meridionale (1100-1350)” e “Le valli del Tanaro nel Medioevo: potere, religione e società”. Il suo intervento offrirà una panoramica storica dell’area del Monregalese.
Luca Finco, archeologo e docente presso l’Università di Torino, è specializzato nello studio dell’architettura militare medievale e della cultura materiale in area subalpina. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo “Fortificazioni medievali tra Tanaro e Po” e “Tracce dal sottosuolo: archeologia dell’età comunale in Piemonte”. Il suo intervento si concentrerà sullo stile architettonico utilizzato ad edificare il castello.
Un invito alla comunità
Questa festa è un modo per restituire al territorio un pezzo della sua memoria e per condividere con la comunità la ricchezza storica di un edificio che ha attraversato nove secoli di vita.
L’evento sarà gratuito. Il convegno storico si terrà nel cortile interno del castello, fino a esaurimento posti.